Le finestre dell’Antartide

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Fonte: Enea.it - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile

Klimatico2 alla stazione Enea in Antartide

Al confine del mondo, le finestre certificate Klimatico2 CASA KLIMA, che resistono alle temperature polari e all’impatto vento a 100km all’ora, con una tenuta stagna d’eccezione, che permettono di godere del comfort degli ambienti e della luce…quando c’è.

Sì, perché qui siamo al polo sud.

Qui di seguito trovi la storia di quello che questo progetto è significato per noi, come un viaggio, una scoperta e un bel tavolo di lavoro.

LA STORIA

Ecco, voglio raccontarti di quest’avventura partendo proprio da quello che puoi vedere se ti trovi qui.

Per qui intendo a Baia Terra Nova, in Antartide, lungo la costa. Se stai guardando da questa finestra devi aver fatto molta strada, attraversato l’intero emisfero fino ad arrivare in Nuova Zelanda e poi ancora 8 ore a bordo di un velivolo per poi atterrare sul ghiaccio.

Sì, sei in Antartide, su un promontorio di roccia granitica, precisamente dalla tua finestra vedi un esteso mondo di ghiaccio, con qualche collina rocciosa. E la luce. Il bianco che cambia tonalità.

Se apri la finestra il volto ti si ghiaccia in meno di 1 minuto perché fuori ci sono -25° e il massimo della giornata è stato + 5°. A volte, senza alcun preavviso, si leva un vento catabatico che supera i 100 km orari.

Sei contento che la finestra sia ben chiusa e tu possa goderti la luminosità del paesaggio, il bianco quasi silente di questo mondo al confine del mondo. Sei protetto, al caldo nel tuo laboratorio di ricerca. Nessun sibilo del vento, nessuno spiffero.

Tu sei esattamente alla MZS, la stazione Mario Zucchelli di ENEA, nel corpo principale della base, dove ci sono gli alloggi e i laboratori. Senti anche che sia un momento speciale, perché questa finestra te la sei montato da solo.
Ne è valsa la pena.

Ops…non arrivano posatori di finestre in Antartide, ma le nostre istruzioni sono precise, l’assistenza e la formazione sono state ineccepibili e io sono stato qui, dall’altra parte del mondo a vedere come hai fatto.
Passo a passo. Voilà.
E in questi mesi di silenzio, freddo e ricerche, noi che siamo dall’altra parte del mondo vogliamo anche sapere cosa fai quando esci in tutto quel ‘ghiaccio’ e ‘bianco’ che noi chiamiamo Antartide.
Ho scoperto che nell’ambiente antartico -  è il caso della stazione Concordia - durante la notte polare, ci sono profonde analogie con l’ambiente spaziale. Si effettuano studi  sull’adattamento psico-fisico dell’uomo all’ipossia, all’assenza di luce naturale e isolamento.
Questo è un luogo unico. È come un campo madre. È una mappa geologica, è un racconto di biologia e zoologia dal Big ben in poi.

Quando mi hai detto che il ghiaccio è un archivio. Sì, proprio così, il ghiaccio è un archivio della storia ambientale e climatica della terra. E qui si ricerca.

E qui si ricerca. Si riesce a risalire alla composizione chimico-fisica dell’atmosfera del passato fino  a circa 800 mila anni fa.
I poli sono infatti i ‘termostati’ che regolano il clima di tutto il pianeta. Sono questi studi che hanno consentito di rilevare la concentrazione della Co2 negli ultimi 200 anni e  comprendere a pieno l’emergenza del surriscaldamento del pianeta.